Quando iniziai il lavoro di mental coach mi resi conto che mi concentravo sulla mente rischiando di perdere di vista il corpo. Ma mi era chiaro che mente e corpo dovessero camminare in parallelo e dialogare tra di loro. Allora decisi di studiare il Respiro e scoprii che il nostro modo di respirare rispecchia il nostro modo di muoverci nel mondo e che lavorando sul nostro respiro possiamo migliorare la qualità della nostra vita.
Quando siamo bambini il nostro respiro è pieno e rotondo. Poi crescendo cominciamo a viziare il respiro, impariamo ad andare in apnea di fronte alle emozioni che facciamo fatica a contenere, e nel tempo il respiro smette di fluire in modo naturale. Ecco perché è importante allenare il respiro per renderlo nuovamente funzionale come era quando siamo nati.
Il respiro quindi è uno strumento consapevole che può essere usato per raggiungere armonia ed equilibrio nella nostra vita quotidiana.
Aumenta il livello di energia e di disintossicazione fisica (75% delle tossine vengono eliminate attraverso la respirazione), migliora la capacità respiratoria e la circolazione sanguigna, fortifica il sistema immunitario, regola la digestione e riequilibra il ritmo del sonno.
Allevia lo stress, migliora la concentrazione e la lucidità, aiuta a ristabilire le priorità, risveglia la motivazione verso i propri obiettivi.
Permette di integrare le emozioni non risolte aiutandoci a ritrovare serenità, entusiasmo, energia. Quando inconsciamente blocchiamo il respiro per evitare l’intensità di un’esperienza spiacevole, disattiviamo le nostre emozioni che vengono archiviate nel corpo.
Mantenere queste emozioni disattivate richiede una gran quantità di energia e contribuisce a creare uno stato di tensione cronica. Anche fisica.
Da anni ormai sono trainer e facilitatrice di Respiro ed è uno degli strumenti principali che utilizzo nel mio lavoro.