L’idea di affidarsi ad un mental coach mi è stata proposta dal mio allenatore e dal mio procuratore nel febbraio 2020. Io non l’avevo mai presa in considerazione perché ritenevo servisse solo a chi avesse un problema e io non accettavo di averne. Inoltre facevo molta fatica a fidarmi. Poi nell’estate del 2020 ho conosciuto Nicoletta e ho deciso, anche se scettico, di provare.
Con Nico sono andato a step. Paradossalmente ho cominciato prima a lavorare sulla mia vita personale e ho recuperato la relazione con mio padre. Ho notato molto presto che ero in grado di affrontare le problematiche in un modo diverso e più positivo. Ho lavorato su parti profonde che si sono sbloccate e ho preso sempre più consapevolezza di me. Mi sono preso la responsabilità della mia vita e dei miei risultati senza più cercare alibi all’esterno.
Gli obiettivi che mi pongo e l’atteggiamento con cui arrivo in gara sono completamente cambiati. Oggi sono consapevole dei miei mezzi. Quando arrivo nella call room o entro ai blocchi sono sereno e con una gran voglia di divertirmi. Mi è cambiato il mondo in positivo!